Paolo Zoletto - Scrivere di se stessi è sempre difficile ed in particolar modo lo è per me, in ogni caso… sono Pam dal 1981, da quando mi regalarono una vecchia e rattoppata canna in conolon assieme ad un manuale (Cotta Ramusino) che era come un libro in egizio, per il primo anno e mezzo non presi pesci, tranne una lasca di circa 7 cm che volò in un falso lancio verso di me e che per fortuna riuscii a schivare prontamente. Dopo molti nodi su nylon e coda cominciai a pescare assieme a Pam più navigati e grazie a loro e alla loro voglia di insegnare cominciai a ottenere i primi risultati. Ho alternato cicli di secca, di streamer e di ninfa, cicli di canne corte, lunghe, morbide, rigide, cicli di torrenti e cicli di chalk stream, insomma ne ho provate tante come d’altronde fa chi getta nella forte passione che nutre tutto il tempo che ha a disposizione. Ora pesco quando posso e ho imparato a non aspettarmi troppo nè dai fiumi nè dai pesci, perchè chi vive di troppe attese rischia di non accontentarsi mai; prendo dal fiume ciò che viene e dai pesci la loro disponiblità in relazione alle mie capacità. Per quel che riguarda l'acqua dolce preferisco i chalk stream e gli ampi fiumi del piano con lunghe lame lente e ho sempre un occhio di riguardo per un signor temolo che sale a guardare che insetti passano. Ho avuto anche la fortuna di poter viaggiare in giro per il mondo, dalle fredde acque da steelhead e salmoni a quelle calde dei mari tropicali, per le quali continuo a nutrire un grande amore, soprattutto per il silver king, il re d'argento, e sua maestà il tarpon, con il quale, non appena posso, tento di ingaggiare le più cruente e selvagge battaglie.