Leggi QUI l'anteprima del prossimo libro dedicato ai terrestri.
In attesa della prossima pubblicazione del libro "Terrestrials & C." ora potete vedere un'anteprima di 20 pagine. A differenza dei precedenti tre volumi della serie "SUPERFLY", quest'opera è arricchita, a spezzare le esposizioni su insetti ed imitazioni e istruzioni tipo: "prendi il filo, lega la piuma, forma il dubbing, prepara la penna, ecc..." dall'inserimento, tra i vari capitoli, di alcuni aneddoti e racconti che per l'Autore sono stati significativi. Scritti più dai piccoli fenomeni della natura e dalla loro conseguenza nel vissuto, che partoriti dalla fantasia e dalle inevitabili fantasticherie di quando si è lontani dai fiumi e torrenti, e "conditi", si fa per dire, da dipinti, sempre dell'Autore.
L'uscita è prevista a fine inverno, giusto in tempo per preparare i modelli validi per la primavera.
Leggi l'ANTEPRIMA, inserita nel menu ESTRATTI del sito di Fly Line.
Si consiglia di scaricare il PDF e attivare nel menu VISTA la "VISTA A DUE PAGINE".
Serie: "Le interviste impossibili"
Come dice mago Merlino a Semola nel film "La spada nella roccia": Per ogni qua c'è sempre un là; per ogni su c'è sempre un giù...", o come dice il cattivissimo Viktor Rosta a Danko nell'omonimo film: "Senza di me tu non esisti", o come (pare) affermò Niels Bohr: "Gli opposti non sono conflittuali, ma complementari", insomma, potrei continuare all'infinito.
In quest'ottica la diatriba tra dry fly e wet fly possiede un'ineccepibile, necessaria, imprescindibile logica cosmologica. Una fondamentale legge della natura interpretata dal simbolo del Tao.
La storia lo vuole creato dall'uomo il conflitto tra secca e sommersa, precisamente da Frederik Maurice Halford, ma è un vero colpevole? Leggete nell'INTERVISTA IMPOSSIBILE di Roberto Messori la sua verità. O cliccate sulla foto.
Paolo Bertacchini intervista per voi l’erede diretto delle concezioni
skuesiane. Il vecchio Frank Sawyer, nonostante sia scomparso
nel 1980, vi racconterà della sua fortunata vita di appassionato
pescatore a mosca e delle sue intramontabili ninfe, risultato di
infallibili studi alieutici e scientifici.
Per leggere gli articoli in PDF a due pagine contigue si consiglia di scaricarli, poi scegliere nel menu “Vista/Visualizzazione pagine/Vista a due pagine/Mostra copertina nella vista a due pagine.”
Clicca sull'immagine, oppure Leggi QUI il Pdf
Serie: "Le interviste impossibili"
Paolo Bertacchini intervista George Edward Mackenzie Skues
(1858– 1949), padre della pesca a ninfa.
È un piccolo hotel situato all’incrocio di cinque strade, quattro delle
quali costituiscono le vie principali di Winchester. Ora che lo
vedo per la prima volta comprendo appieno il motivo per il quale
gli è stato attribuito il nome di Corner House. È diventato famoso nella
comunità dei pescatori con la mosca finta poiché rappresenta il domicilio
provvisorio di George Edward Mackenzie Skues, ogniqualvolta parte da
Londra per venirsene a pescare in santa pace a due passi da qui, in uno dei
più famosi chalk streams inglesi: l’Itchen. Ossia, piuttosto spesso.
Sono partito anch’io dalla stazione ferroviaria di Waterloo ed ora provo
una certa emozione per l’incontro che mi attende...
SUPERFLY è tornato, e con lui il Riccio, il Baffo ed Io.
L'articolo è pubblicato nell'ultima uscita di Fly Line 6/2022.
È disponibile a questo LINK, ma prima leggete il testo che segue.
Dopo due anni di pandemia, siccità, piene rovinose, odiosi pesci alloctoni (odiosi chi ce li mette, in verità, mica i pesci, poveretti), la voglia di pescare ha finalmente rifatto capolino. Superfly e i tre soliti amici, il Riccio, il Baffo ed Io (il sottoscritto, sempre identificato con "Io"), nonostante un mucchietto di anni in più, parecchi capelli bianchi, qualche acciacco dovuto a vecchie ferite di guerra (cadute tra i massi del torrente, tamponamenti in autostrada per la troppa fretta di arrivare al fiume, ami piantati nei nasi e nelle orecchie...) hanno ritrovato qualche stimolo e si sono accordati per una sera in pizzeria. Non è cosa da poco, le serate in pizzeria sono l'inevitabile preludio all'organizzazione di un viaggio di pesca. La frase "Che ne dite di una pizza la prossima settimana?" è da sempre sinonimo di "Ragazzi non ne posso più: andiamo a pescare o impazzisco". Dopo tanti anni siamo talmente in sintonia che a volte le quattro telefonate sono partite in contemporanea, neanche fossimo in entanglement quantistico.
Di regola non si tratta di viaggetti in Appennino, in qualche scomodo torrente alpino o in qualche sorgiva del Friuli, si è sempre trattato di avventure piuttosto borderline, sempre catalizzati dalla terrificante foga predatoria di Superfly, più contagiosa del Covid 19, e più pericolosa di Hannibal Lecter. Ma questa volta l'avventura ha superato ogni limite umanoide ed è un miracolo se siamo qui a raccontarla. Avete mai pescato nei selvaggi fiumi dei Carpazi, nell'Oblast' della Transcarpazia, sconfinando in Ucraina? Prima di optare per questa pazzia leggete il racconto QUI. Oppure cliccate l'immagine.
Leggi l'uscita di Fly Line n. 4 di luglio/agosto 2022, ora disponibile gratis nel sito di Fly Line. Come noto Fly Line ha chiuso le pubblicazioni della rivista e dal 2023 non uscirà più, la parabola di 37 anni di divulgazione si è conclusa, e con essa la fase pionieristica della pesca a mosca in Italia, ora trasformata da etica ambientalista in mero business, con tutte le note conseguenze ambientali. Restano acquisibili le annualità dal 2015 al 2022, acquistabili a prezzo fortemente scontato, per coloro che ancora ricercano il massimo dell'approfondimento possibile in tema di pesca a mosca, ambientalismo e storia della nostra bistrattata passione. Leggi QUI la rivista o clicca l'immagine.
Prima... v'era
In questo articolo c’è la mia “apertura”, per fortuna non è il Sapiens a gestire gli insetti. Ma cosa ce ne faremo di queste informazioni se poi non ci sono trote? Beh, nel caso di un miracolo disporrete due micidiali modelli nel vostro arsenale. Per una volta prepariamoci al meglio, non al peggio. L'amore per il torrente, caccia all'insetto, com'era una volta e com'è oggi. Può darsi che per andare a pescare, tra un'alluvione e l'altra, dobbiate portarvi qualche secchio d'acqua da casa. In ogni caso, in bocca al lupo.
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Come sapete, con l'uscita di novembre/dicembre 2022 si conclude la parabola di Fly Line nata nel mese di marzo del 1986. L'ultima Pagina del Pollo dell'ultima uscita della rivista Fly line è presentata così nel sottotitolo:
«Ragazzi, devo dire che questi 37 anni sono stati qualcosa di straordinario. Certo non sono mancati i momenti difficili, gli errori, le delusioni, l’ingenuità iniziale, ma sono questi che hanno resa così incredibile questa avventura. Molti lettori nel corso degli anni mi hanno ringraziato per aver arricchito la loro passione, la nostra passione, ma certamente ero io quello che ne aveva più bisogno. Sono io a dover ringraziare tutti i collaboratori e tutti i lettori che mi hanno sostenuto e incoraggiato. La rivista, nei tempi per i quali era concepita, è stata un successo, poi i tempi sono cambiati. Anche i fiumi sono cambiati. Ed anche la pesca a mosca. Ecco, credo che sia in questo che Fly Line ha denotato il maggior successo, prima di cedere le armi: ha aiutato almeno a comprendere questo ineluttabile cambiamento».
Questo articolo di commiato è leggibile gratis a chiunque entri nel sito di Fly Line. Leggetelo cliccando l'immagine, oppure questo LINK.
Uno dei principali motivi, certamente il principale e più devastante dopo i diversi fattori antropici (inquinamento, prelievi, cementificazioni, centraline...), che ha annichilito l'incapacità riproduttiva del pesce autoctono o rinselvatichito nelle acque a salmonidi è la pratica di immettere pesce adulto d'allevamento, alloctono o autoctono che sia. Questo articolo fu un segno premonitore di ciò che ora verifichiamo senza tema di smentite, se non vogliamo essere sordi e ciechi.
Ripropongo questo scritto perché oggi, camminando lungo i fiumi, verifichiamo le conseguenze di non aver dato ascolto a quegli insegnamenti, la prova più autentica della verità di quelle parole.
Non ho cambiato una virgola, semplicemente ho colorato di rosso il testo più significativo.
Leggi QUI l'articolo, o clicca sull'immagine.
L’apertura della pesca alla trota, stabilita da noi Sapiens in una determinata data, di rado corrisponde al momento migliore per iniziare a far volteggiare le prime mosche dell’anno. Però l’impazienza è messa a dura prova ed è facile cedere alla tentazione. Se un briciolo di comprensione l’avete messa in campo, ma le acque sono ancora alte e veloci, purché siano limpide, ecco che qualcosa si può tentare. Resta l’incognita più grande: quale mosca legare al finale? E soprattutto come renderla adatta a livelli importanti?
Ecco le fondamentali linee guida per i... Polli di sani principi.
Leggi QUI il PDF, puoi scaricarlo ed attivare in "vista" visualizzazione a due pagine e mostra la copertina nella vista a due pagine.
Oppure clicca sulla foto.
Cosa succedrà ora ai fiumi in generale ed alle acque a salmonidi in particolare? Consumismo, liberalismo e capitalismo, oppure ambientalismo, ecologismo e sostenibilità? Questa scelta sta sconvolgendo il mondo della pesca dilettantistica, ma soprattutto sta sconvolgendo i fiumi. Sarà possibile trovare soluzioni di compromesso per salvare trote e cavoli? Sorry: capre e cavoli?
Qui cercheremo di mettere a fuoco il problema quanto possibile, ma le soluzioni sembra non possano essere che radicali, ed il momentaneo risultato pare un assembramento caotico di pensieri in eterna orbita attorno ad una improbabile soluzione. Basteranno le verità scientifiche a cambiare mentalità e interessi?
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Estratta da Fly Line 6/2021 di novembre/dicembre, la "Pagina del Pollo 89 - Terra di nessuno" è la quarta puntata che affronta le problematiche delle acque italiane e la loro gestione passata, presente e futura. Questo in previsione delle nuove rivuluzionarie normative atte a proteggere la fauna autoctona. Normative fortemente ostacolate da chi ha interessi nei vecchi criteri gestionali che vorrebbero risolvere tutto con continue immissioni di alloctoni: allevatori, gestori e garisti, i veri distruttori dei fiumi in complicità con l'antropizzazione.
Puoi leggere l'articolo online, oppure scaricarlo e attivare la funzione "Vista a due pagine".
Pagina del Pollo 88 - La resa dei conti.
Questa terza puntata della Pagina del Pollo è dedicata alle ipotetiche conseguenze che le nuove normative potrebbero apportare al mondo della pesca in generale e della pesca a mosca in particolare. Come descritto nelle due precedenti puntate, sono (meglio "sarebbero") vietati tutti i ripopolamenti con pesce alloctono, e questo al fine di salvaguardare le specie autoctone e, in definitiva, la naturalezza dei popolamenti ittici, fortemente compromessa da decenni di immissioni con pesce d'allevamento d'ogni provenienza al fine di rendere più pescose le acque. Questo non per ripristinare una corretta massa di fauna ittica, bensì per accontentare quelle masse di pescatori smaniosi di catturare a più non posso in modo facilitato ed artificioso e, ovviamente, tutto il contesto delle gare di pesca. Le gare, in particolare, sono già un'aberrazione, poiché misurano prestazioni "sportive" uccidendo animali senzienti che, tra l'altro, costituiscono una forma di inquinamento devastante. Leggi l'ARTICOLO.
Pagina del Pollo 87 - Alloctonite cefalica
Nella precedente puntata della Pagina del Pollo sono state esposte le normative della risoluzione dell'Unione Europea a difesa della fauna ittica, in questa puntata leggerete le nuove leggi italiane che normano le nuove procedure dei ripopolamenti. Si tratta di leggi talmente rivoluzionarie da apparire incredibili, anche perché, se applicate veramente, nessuno potrà più ripopolare con pesce proveniente da allevamenti, fatto che renderebbe impossibili anche le gare di pesca e tutta l'organizzazione Fipsas. L'articolo riassume le leggi, ipotizza i vari scenari e allerta tutto il contesto della pesca dilettantistica avvertendolo di questa inimmaginabile opportunità per difendere il nostro patrimonio ittico con armi finalmente potenti ed affilate.
Clicca sulla foto o leggi QUI l'articolo.
Per una lettura migliore si consiglia di scaricarlo ed attivare la "visione a due pagine" in Acrobat.
Pagina del Pollo 86 - Utopia o distopia?
L'Unione Europea ha emanato con una risoluzione le normative per la difesa delle specie ittiche autoctone. Se i singoli stati adegueranno le loro leggi in modo serio e coerente, il livello di recupero, ripristino e mantenimento delle specie autoctone, soprattutto nelle acque pregiate ospitanti salmonidi, potrebbe davvero iniziare una nuova epoca e creare le basi per un futuro che al momento pare davvero utopico.
Fai clik sull'immagine o Leggi QUI l'articolo.
Per una visione migliore puoi scaricare l'articolo e scegliere nel PDF la "visione a due pagine".
In questo ARTICOLO la redazione annuncia che il 2021 potrebbe essere l'ultimo anno di pubblicazione della rivista, salvo un improbabile miracolo. Il susseguirsi dei virulenti (già, è proprio il caso di dirlo) cambiamenti epocali che stanno trasformando società, mercati, rapporti umani e tutto ciò che ne consegue, dai cambiamento climatici alla sesta estinzione di massa dell'Antropocene, non si sono dimenticati della pesca a mosca e soprattutto di fiumi e torrenti, il cui degrado, unitamente al crollo mondiale dell'editoria cartacea, non lascia più spazio alla fruizione della rivista, i cui abbonati, già al minimo storico, continuano a calare.
Dopo 36 anni (compreso il prossimo) di pubblicazioni la 215ma rivista che uscirà a novembre 2021 con ogni probabilità sarà l'ultima ad essere pubblicata su questo pianeta.
Uscita Speciale Dressing 2006 - Imitazioni classiche e moderne di invertebrati terrestri & Co.
Dal 2001 al 2007 Fly Line ha pubblicato tre uscite tematiche all'anno chiamate "Gli Speciali di Fly Line". La prima era dedicata ai dressing, la seconda agli itinerari e la terza ad attrezzature, tecniche di lancio, di pesca, di costruzione e di cultura generale sulla pesca a mosca. Dei sette speciali dressing attualmente ne sono disponibili in formato cartaceo solo 3. Quello che leggerete, oggi esaurito, è dedicato alla costruzione di imitazioni di insetti terrestri.
In questo difficile e rischioso momento dove non solo non si può pescare, ma è già problematico uscire di casa, Fly Line cerca di attivare la vostra passione secondo le sue possibilità, in questo caso regalandovi una buona ed interessante (almeno nelle intenzioni) lettura, nella speranza che presto possiate lanciare in acqua i nuovi artificiali. Fatene buon uso.
Potete scaricarlo per usare la funzione di visione a due pagine di Acrobat.
Clicca il titolo, l'immagine, o QUI
Lo Speciale Tipologie Costruttive appartiene agli "Speciali" editi dal 2001 al 2007 il cui fine era la formazione di una enciclopedia completa dello scibile della pesca a mosca. Erano quadrimestrali monotematici dedicati a: Dressing; Itinerari e Attrezzature. Quest'ultimo comprendeva tutto degli aspetti tecnici e culturali e in particolare quello del 2007 illustrava le tecniche costruttive delle mosche artificiali. Un vero toccasana per i neofiti che affrontano il "fly tying", ma interessante anche per gli esperti, in funzione dell'elevato livello di approfondimento delle tematiche illustrate.
Oggi, in pieno disastro "Coronavirus" dove mezza umanità è agli arresti domiciliari, ed in funzione del fatto che il pescatore a mosca divide la sua passione tra le uscite sul fiume e le affascinanti sedute al morsetto nel classico "angolo della costruzione", ma soprattutto per coloro che le mosche le hanno sempre comprate, e che ora dispongono di tempo e...passione frustrata, potendo inoltre acquistare il necessario online, la redazione di Fly Line cerca di fare quanto può per il nostro piccolo mondo di psicopatici entomologici ad elevato senso di frustrazione, quindi ecco il regalo: offre in lettura gratis l'intero speciale Tipologie Costruttive, cui potete accedere cliccando sul titolo, sulla foto o QUI . Scaldate le falangi prima di leggere. E lavatevi le mani.
ATTENZIONE: nel sito potrete leggerlo a pagina singola, tuttavia siete liberi di scaricarlo per visionarlo con la funzione di Acrobat di scorrimento in due pagine affiancate, ma ovviamente è vietata qualunque forma di commercializzazione o divulgazione che non sia la fruizione privata in famiglia.
Buona visione.
Leggi l'uscita completa di Fly Line 1/2020 di gennaio febbraio.
Oggi è il 23 marzo 2020, tempo di "Covid 19", il malefico virus che nei decenni a venire continuerà a far discutere se sia un regalo dei pipistrelli cinesi o di qualche bio-laboratorio statunitense, ma dal momento che non lo sapremo mai è inutile discuterne. Ciò che invece è certo è che siamo agli arresti domiciliari, con l'ora d'aria concessa solo se abbiamo il frigo vuoto. Che si fa a casa tutto il giorno? Beh, tra le tante cose si può leggere, finalmente non avremo più scure per mettere mano a qualche libro.
A questo proposito Fly Line fa un piccolo regalo a tutti: potete leggere l'intera l'uscita di gennaio 2020 a questo LINK. Oppure cliccate sulla foto.
"Just BioFly" è il titolo della Pagina del Pollo 76, pubblicata in Fly Line 5/2019 di settembre-ottobre. L'articolo propone un modello di comportamento del pescatore a mosca che auspica una maggiore armonia con la natura ed una relativa dissociazione delle esasperazioni del consumismo.
Puoi scaricare il PDF e divulgarlo. Consigliamo la "visione a due pagine" da selezionare, una volta scaricato il file, nel menu di Acrobat.
Con questo articolo, che segue i precedenti scritti a proposito di problematiche socio-ambientali, sull'etica del nostro sistema, sul degrado delle acque e sulla trasformazione di ogni aspetto della Pam in "bene di consumo", Fly Line tenta di aprire una "nuova era" imperniata sulla consapevolezza di dette problematiche, auspicando un vero e proprio cambiamento tale da riportare la pesca a mosca alla sua vera essenza: una sfida al pesce basata sull'indagine dei segreti della natura, segreti da ricercare nelle correnti del fiume, nelle rive ove sostano gli insetti e nel ciclo ecologico degli ecosistemi.
La puntata della Pagina del Pollo 75 - Plasticotteri & Co. è pubblicata in Fly Line 4/2019 di luglio-agosto 2019.
Il problema delle plastiche, il cambiamento climatico, i meccanismi della propaganda, il consumismo, i detrattori, l’evoluzione tecnologica... Ce n’è di carne al fuoco! Il problema è che non è possibile scindere gli argomenti, perché sono tutti estremamente connessi: anche loro sono tutti “contatti” di un’unica chat, meglio che lo sappiate subito. E tutti hanno a che fare con la pesca a mosca, come per qualunque altra cosa. E non un solo aspetto di queste problematica planetarie è positivo per nnoi. In altre parole, ciò che stiamo facendo alla sfera biotica che circonda il nostro pianetucolo è una progressiva distruzione.
Possiamo fare qualcosa per invertire la tendenza? Leggete qui l'articolo.
La Pagina del Pollo 73 - Sordi e ciechi, è un articolo pubblicato nell'uscita di fly line 2/2019. Con questa premessa:
Questo articolo non vi piacerà, meglio che lo sappiate subito. Parla di problematiche ambientali, inquinamento, degrado dei fiumi e dell'etica della nostra passione, ma soprattutto mostra, dati scientifici alla mano, che ci aspetta un futuro poco allegro, se le élite al potere non si decidono a fare qualcosa, ma cosa potrebbe succedere se a spronarle dobbiamo essere noi?
Di tanto in tanto dovete sorbirvi cose sgradevoli anche dove vorreste leggere solo cose belle del nostro entusiasmante atavismo, devo scriverle, è più forte di me, proprio per il timore di un inquietante futuro.
Spero si tratti di una visione eccessivamente pessimista, ma ho i miei dubbi e so già che verrò accusato di terrorismo, intanto dagli sponsor, ma anche da molti di voi. Forse in un prossimo futuro rimarrà solo quella possibilità per salvare il pianeta: il terrorismo. E io non so più dove ho messo la mazza da baseball. Leggi QUI l'articolo
Ne ordinerò una in Amazon.
Leggi l'uscita completa 6/2018, con essa Fly Line raggiunge il 33° anno di pubblicazione, una parabola biblica che ancora prosegue, pur nelle enormi difficoltà che il mondo dell'editoria cartacea sta affrontando. Se non la conosci, avrai modo di farti un'idea della pubblicazione e valutare se valga la pena di sottoscrivere un abbonamento. La rivista non lotta solo per la divulgazione della pesca a mosca quale sistema altamente rispettoso degli ambienti fluviali, ma cerca di indagare ciò che sta succedendo alla biosfera a causa dell'impatto antropico di una struttura socio-industriale che al momento sembra proliferare solo distruggendo. Ma ciò che è importante è che cerca di informare attraverso una passione che per forza di cose ci introduce negli affascinanti misteri celati dalla fonte stessa della vita: il mondo dell'acqua che scorre.
Clicca la copertina, oppure:
"Nel regno delle ninfe" è un articolo di Paolo Bertacchini pubblicato nel III Speciale Attrezzature del 2005 dal titolo "Specale Campioni". Analizza e descrive tutto lo scibile attuale sulla pesca con la ninfa e gli spider, dall'approccio al fiume nelle sue varie morfologie alle tecniche di pesca alle varie profondità, anallizza i finali ed il loro adeguamento, le tecnice applicative in pesca sia up stream che down stream e tuto quanto possa essere utile per approfondire in modo esaustivo questo contesto. Per saperne di più sull'Autore vai a questo LINK. Per leggere l'articolo clicca la foto, oppure il titolo, oppure QUI.
Leggi "La Pagina del Pollo 68": ALGORITMI ALIEUTICI - Il mondo della scienza considera il XXI secolo l’inizio di un’epoca dominata dagli algoritmi. Non solo softwear come i motori di ricerca, di riconoscimento facciale, di confronto delle impronte digitali, di identificazione del DNA, di individuazione della spam o protocolli ospedalieri basano su algoritmi, ma anche le nostre emozioni, l’eccitamento, la paura, il desiderio sono considerati algoritmi alla cui base ci sono, anziché il codice binario dei computer, gli impulsi elettrici emanati dalle cellule nervose di zone diversificate del nostro encefalo. In questo aspetto è celato il motivo che pone noi pescatori a mosca, nonostante la superiore intelligenza umanoide, alla pari coi pesci.
Pagina del Pollo 59 - Pesci chiacchieroni
Articolo estratto dalla rivista Fly Line 6/2017. Lo sapevi che i pesci parlano? Esso comunicano in vari modi, anche verbali. La loro capacità percettiva delle nostre insidie è sorprendente e la ipotetica possibilità che si scambino informazioni tramite meccanismi chimici e suoni gutturali è praticamente certa. Leggi nell'articolo come riescono a farlo e come sia loro possibile memorizzare le nostre insidie. D'altra parte noi siamo costretti a studiare nuovi sistemi sempre più efficaci.
Puoi commentare l'articolo scrivendo alla rivista.
Laggi l'ARTICOLO
"Campione a chi?" è un imponente articolo estratto dal III Speciale Attrezzature 2006, dal titolo "Speciale campioni".
L'articolo tratta tutte le tecniche di pesca a mosca umanamente conosciute per pescare trote, temoli o quelli che vi pare in fiumi o torrenti. L'Autore è un "campione per forza" essendo l'editore della pubblicazione, ma la sua esperienza basa su quelle che ha appreso - e talvolta evolute (o involute...) - da altri campioni, probabilmente più autentici di lui. Sono descritte tutte le situazioni nelle quali un pescatore a mosca può venirsi a trovare, nella necessità di catturare qualche pesce, ed ovviamente tutti i trucchi e gli accorgimenti necessari per risolvere ogni dubbio od ogni problema, ma senza alcuna garanzia di successo. Infatti il principio primo afferma che pur pescando nel migliore dei modi uno stupido pesce può anche non abboccare, giusto perché è stupido. É quello il nostro problema: per i pesci siamo troppo intelligenti.
Clicca sulla foto, sul titolo, oppure QUI
Articolo estratto dall'uscita di Fly Line 1/2014: leggetelo QUI.
Alla ricerca del perché una trota non è un lavarello, non ho nulla contro i lavarelli, semplicemente non sono trote, non ne troverete mai in un ruscello d’alta montagna formato dall’alternanza di altissime cascatelle con piccole pozze alla base. E se ce ne trovate uno, potete star certi che qualcosa non va.
C’è un’altra cosa che affiora nell’articolo, il “diritto dei bimbi al selvaggio”, che oggi viene sostituito col diritto all’iPhone. Io la considero una tragedia umanitaria.
Articolo: "I quanti di Pam" della rubrica "La Pagina del Pollo 64", tratto dall'uscita di Fly Line 5/2017.
Questo articolo ripropone e descrive la più antica tecnica di pesca da sempre praticata per la sua ovvietà, la tecnica che richiede, la grande capacità di cattura e la sua casualità travalicante la logica dell'imitazione rigorosa del singolo insetto. Si tratta della pesca a discendere, oppure a risalite, con un "trenino di mosche" sommerse alate, ma anche spider, che può andare da 2 artificiali fino a oltre 6. Derivazione della classica Valsesiana ed amplificazione opportunista della Tenkara.
Leggilo QUI
L’articolo che state per leggere è pubblicato nell’uscita di gennaio-febbraio 2018, esattamente la 192a rivista del 33° anno di pubblicazione.
Esso descrive una rapida carrellata temporale in 4 atti sull’evoluzione della pesca a mosca dagli anni ‘70 ad oggi, con una ipotetica proiezione sul futuro.
Lo scopo è di proporre Fly Line, attualmente in seria difficoltà, quale “baluardo” a difesa della pesca a mosca come l’abbiamo conosciuta nei tempi più entusiasmanti di questa disciplina, tempi ancor’oggi ben vivi, ma a rischio di inquinamento allo stesso modo dell’ambiente naturale.
Cliccate la foto, oppure la prima riga, oppure QUI
"C'era una volta... la pesca a mosca" è un articolo di Piero Lumini pubblicato nell'uscita di Fly Line n. 3 del 2012. In esso Piero racconta dell'evoluzione della propria passione e della pesca a mosca in Italia nell'arco di 50 anni.
Leggi QUI l'articolo.
SFARFALLOLOGIA- Tutto quello che c’è da sapere sulle emergenti, come sono fatte, come si comportano, come variano, come avviene lo sfarfallamento, come imitarle ed il perché del successo di queste mosche. Il nostro punto di vista e... quello presunto del pesce. L'articolo comprende due dressing di emergenti inedite realizzate col sistema "semiparachute".
SUL GACKA - Articolo estratto da Fly Line 1/1990 - In Fly Line n 3 di maggio-giugno 2017 potrete leggere un articolo sulla scomparsa di Milan Stefanac, un po' della sua storia, di ciò che ha significato per il mondo della pesca a mosca e della sua incessante lotta per la salvaguardia del "suo" fiume, il Gacka, che è invecchiato insieme a lui e con lui ci ha lasciati per sempre, ucciso pian piano da quella progressiva antropizzazione, sorda e cieca ad ogni logica, che sta distruggentdo il pianeta sul quale cerchiamo di vivere. Questo articolo invece è del 1990, una sorta di "epoca d'oro" nella quale ci siamo illusi di trovare nelle limpide e gelide acque del Gacka un po' di felicità. L'articolo è conseguente ad un'intervista a Milan Stefanac, che racconta il suo fiume, quello che era a quel tempo, ma soprattutto in quel passato del quale già allora rappresentava una sola bella, dorata e appariscente cornice.
Questo articolo "TRUE FLIES" è estratto dalla uscita di Fly Line 3/2004: esso propone i possibili criteri per la scelta dell'artificiale da legare al finale durante tutto l'arco della stagione, in funzione della sequenza degli insetti che sfarfallano con trascorrere dei mesi, delle condizioni meteo, e di ogni possibile variante ipotizzabile... a tavolino. Clicca sul nome dell'articolo o sull'immagine di Elisa che cerca la mosca adatta alla situazione.
L'articolo "L'etica originaria" della rubrica "La Pagina del Pollo" è tratto dall'uscita di Fly Line 5/2016 di settembre/ottobre.
Leggi QUI Editoriale ed Indice dell'uscita.
Breve riassunto: la pesca a mosca rappresenta il vertice estremo della disciplina alieutica, il suo scopo è evolvere al massimo livello gli aspetti contemplativi e filosofici insiti nella pesca con la canna, per far ciò ha sviluppato un sistema articolato che richiede abilità ed astuzie estreme col quale offrire esche raffinate, vere, piccole opere d'arte materiche, grazie ad una tecnica da autentico giocoliere. Il tutto in modo intrinsecamente connesso coi mille segreti dell'ambiente naturale, purché esso sia tale. Credo sia bene, di tanto in tanto, riportare alla mente questi fondamentali concetti, fortemente minacciati da tecniche di comodo, ambienti falsificati ed esasperazioni consumistiche.
SPECIALE WALTER - Articolo di Paolo Bertacchini e Alberto Calzolari pubblicato in Fly Line 3/2016.
Walter Bartellini è l'unico Fly Tyer conosciuto in tutto il mondo della pesca a mosca e citato in numerosi ed importanti libri di dressing di vari paesi. I suoi spider, tutti mosche sommerse senza ali, sono da oltre mezzo secolo utilizzati, studiati e copiati ovunque, e la loro efficacia è rimasta inalterata nel tempo. Questo articolo racconta la soria dell'uomo e delle sue imitazioni. È una piccola fetta della storia della nostra nazione da prima della II Guerra Mondiale ad oggi, da quando il nylon non esisteva ancora ed il gut era troppo caro per potersene avvalere, di quando le mosche artificiali si costruivano senza attrezzi, solo con le mani, ed il bobinatore era il bozzolo del baco da seta tenuto tra le dita... Leggi QUI tutto l'articolo.
Somerset, New Jersey, mezz’ora d’auto da New York, salvo le ore di punta, 29, 30 e 31 gennaio 2016: tre giorni di full immersion nella storia antica, moderna e futura della pesca a mosca made in Usa, questo hanno comportato i cinque giorni che Alberto ed io ci siamo sobbarcati per presenziare al Fly Fishing Show, una sorta di fiera itinerante che, tra gennaio e marzo, delizia gli appassionati facendoli viaggiare tra Denver, Malborough, Somerset, Winstom-Salem, Linnwood e Pleasanton.
Noi abbiamo scelto Somerset, nel cuore della cultura pammista dei Catskill, che sta alla cultura mondiale di noi psicopatici di peli e piume come i chalk stream del Sud dell’Inghilterra stanno alla cultura europea della medesima classe patologica. Nessuno si offenda: io ci sono dentro in pieno e da sempre. Ormai è una frase fatta quella che ripeto a chiunque mi chieda di cosa mi occupo:
– Faccio l’editore di pubblicazioni per una branca di psicopatici che anziché andare dall’analista preferiscono andare lungo i fiumi armati di ami rivestiti di peli e piume per catturare pesci.
Qualcuno ammette di non conoscere questa malattia, allora aggiungo:
– Non è malattia, ma una cura, e funziona benissimo.
Sfarfallerò domani - Questo articolo, che potrete leggere interamente QUI, o cliccando l'immagine, tratto dalla rivista Fly Line 1/2016, presenta le chiavi sia descrittive che grafiche atte a consentire la determinazione sistematica delle ninfe appartenenti alle dieci famiglie italiane ed europee dell'ordine delle effimere. Se siete tra coloro che amano indagare ciò che accade sotto la superficie dell'acqua, sollevando i sassi del fondale per verificare la presenza di invertebrati, potrete distingue agevolmente quali effimere sono presenti, e verificare le aree preferite da una o l'altra famiglia, aspetti che l'articolo affronta.
Articolo estratto da Fly Line 6/2015. La Pagina del Pollo 53 - Al ballo delle effimere. Introduzionbe all'entomologia pammista: questo articolo propone una chiave dicotomica estremamente semplificata per la diagnosi sistematica delle dieci famiglie di effimere presenti in Italia. Con pochi criteri morfologici, facili da osservare ad occhio nudo, sarà possibile individuare con precisione la famiglia alla quale appartiene ogni effimera che riuscirete a catturare senza spiaccicarla, smontala o farla bollire per poi sezionarla. Il pescatore a mosca ha così modo di compire i primi passi per l'identificazione, successivamente per individuare un dressing, ed infine per realizzarne una buona imitazione... E completare così la ruota conoscitiva. Attenzione: la tavola grafica è stata corretta rispetto alla rivista, la famiglia Caenidae è associata ai tre cerci. In Fly Line 1/2015 pobblicheremo una errata corrige.
L'uscita di Fly Line n. 2 del 1994 sorprese tutti i lettori di allora, e molti ancor'oggi la ricorderanno. Descriveva un viaggio lungo il fiume, un fiume ideale, visto attraverso la pesca a mosca. Il titolo era "UNA PORTA SUL FIUME" Nell'attraversare la nostra passione quella rivista, composta da un unico articolo basato su una selezione delle migliori fotografie allora disponibili dell'archivio della redazione, parlava di arte, di tecnica, di filosofia, di etica, di misteri, di bellezze naturali, di evoluzione e di tutto ciò di cui la nostra mente va alla ricerca durante il suo peregrinare lungo le rive dei torrenti, mantre la mano stringe una sottile e leggera cannetta da pesca, armata di una lenza corposa e di quelle piccole creature artificiali che tanto ci avvicinano all'arte. Tanti ne rimasero entusiasti, altri si dissero stupiti, mentre, i detrattori ci sono sempre, alcuni si lamentarono, molti lo considerarono un atto di coraggio ed altri l'apprezzarono molto tempo dopo, rileggendo quel numero della rivista. Ebbene, oggi l'ho riesumato e ve lo ripropongo. Forse ha più da dire oggi che nel 1994, non lo so, giudicate voi. A quel tempo le pubblicazioni digitali non erano ancora di moda, tanto meno i processi tipografici, pertanto ho dovuto scansionare le singole pagine di una copia di quell'uscita, e costruire un file Pdf. La risoluzione non è perfetta, ma è leggibile, e le fotografie ci riconducono alla tecnica di stampa di quel tempo, ma, come dire, si lascia ancora vedere. In questi anni, dove l'etica è stata fagocitata dal business, dalle mode, dalla foga della cattura ad ogni costo, forse quel racconto del 1994 potrebbe, se non rimettere le cose a posto, risvegliare qualche coscienze, o almeno far riflettere. Cliccate sull'immagine o sul titolo e leggetelo, e non preoccupatevi: l'effetto durerà pochi minuti e tutto di lì a poco tornerà come prima.
Questo capitolo è estratto dal libro "Il temolo probabilmente", edito da Fly Line e scritto dal più autori, tutti terribilmente appassionati di pesca al temolo. Ciascuno di loro ha proposto le mosche artificiali ritenute più efficaci. Le pagine fruibili a questo LINK sono relative al capitolo "Dall'Erlauf alla Savinja", ad opera di Enzo Bortolani e Roberto Messori. Non fatevi fuorviare dalla speciallizzazione del timallide: i dressing proposti sono ottimi per tutti i pesci insettivori, ad iniziare dalle trote.
Ecco una serie di mosche artificiali, presentate in tutti i passaggi costruttivi così da poterle realizzare a livello di cloni, del mondo classico. Dalle Winter Dun, le due versioni della Witch, la Bradshaw's Fancy dell'inglese H.A. Rolt, fino ai modelli di Chamberet, October Dun, la Favorite, con la fantasiosa Purple Iron Blue, potrete disporre di artificiali collaudati da numerosi decenni, e soprattutto che funzionano ancora come un tempo, anzi, forse ancor più, giacché i pesci li avranno probabilmente dimenticati.
Leggi QUI l'articolo completo pubblicato in Fly Line 5/2015
Superfly è il Supereroe alieutico fanatico all'inverosimile di pesca a mosca. In quest'avventura, coi soliti amici e compagnoni di pesca, tenta la carta dell'archeologia sperimentale al fine di riportare la pesca a mosca entro confini più naturali e senza gli inevitabili inquinamenti consumistici. Ma la cosa sfugge di mano. All'improvviso i quattro amici si troveranno precipitati in un terrificnate, ancestrale meccanismo predatorio dal quale sarò ostico uscire... (Leggi QUI l'avventura)
Questo articolo, pubblicato in Fly Line 3/2015 di maggio-giugno, risolverà, almeno nelle intenzioni, insicurezze, dubbi e perplessità di chi, per la prima volta pescando a mosca, percorrerà le rive di fiumi e torrenti con nella mente le esperienze ed i residui istintivi delle precedenti tecniche di pesca. Pescavate a spinning? Oppure al tocco col verme? O addirittura col galleggiante gigante tondo rosso e bianco che vi regalarono da bambino? Con le mani? Con le bombe? Nessuna paura, in questo scritto risolverete ogni attuale problema creato dalla nuova tecnice, se il pesce, ovviamente, sarà magnanimo.
Leggilo QUI
È la Pagine dl Pollo pubblicata in Fly Line 4/2006. Questo articolo affronta in modo approfondito tutte le tematiche relative alla pesca a mosca in torrente, dalle strategie alle tecniche di pesca, dall'attrezzatura all'adattamento dei finali, dalla ninfa alla dry fly, dal modo di muoversi a come affrontare le più svariate situazioni in ogni fase stagionale. Imperdibile! Leggilo QUI
Leggete l'articolo "Tipi psicologici" estratto dall'uscita di fly Line 3/2002. È un approfondimento psico-comportamentale finalizzato ad individuare le principali tipologie psicotiche del pescatore a mosca. Come sempre, leggendo libri di psicologia o medicina, è facile immedesimarsi riconoscendo, o credendo di riconoscere, svariati sintomi, ma attenzione: non si deve dimenticare la sottile "linea rossa" che divide la presunta normalità dall'effettiva pazzia...
Da Fly Line 2/2015 di marzo aprile. In sfarfallamento si pesca ovviamente, e con le dovute eccezioni, con la cosiddetta mosca (più o meno) esatta, altrimenti, specie in torrente, si utilizzano le "mosche da caccia", ma non sempre utilizzare una buona ed indovinata imitazione è sufficiente ad assicurare le catture, prioritari sono il LAL ed il LIV, strettamente connessi col "senso dell'acqua" del pescatore. Probabilmente, in fasi negative, non catturerete comunque, ma almeno saprete perché.
NEW! Leggi l'uscita intera di Fly Line n. 6 di novembre-dicembre 2013.
NEW! Da Fly Line 1/2006 ecco la prima puntata de: "La Pagina del Pollo" Oggi, luglio 2014, è arrivata alla 45a puntata.
NEW! Da Fly Line 6/2011 ecco "L'intervista impossibile a Mario Riccardi". Svelati finalmente i segreti ed i lati caratteriali più oscuri del grande pescatore, l'unico, il grande, il vero n. 1 della Pam nostrana di ogni tempo, San Zeno a parte.
NEW! Cosa c'è nei pensieri di un pescatore incantato dalla bellezza di un torrente? Per saperlo basta cliccare QUI e potrai leggere l'articolo "Puzzle di pietra" pubblicato in Fly Line 4/2003. Un tuffo nell'intimo dei pensieri, nei ricordi, negli scorci tra pietre e boschi lambiti dall'acqua che scorre e nell'armonia della natura.
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Le anteprime dei libri disponibili nel sito sono ora inserite alla fine di ogni recensione del prodotto.